E attaccalo sto cellulare!

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Gv 15,12-17

“Amatevi gli uni gli altri”. Non so voi, ma nella mia vita sento molto difficile vivere questo comandamento con le mie sole forze. Certe volte più che amare, mi verrebbe di tirare un destro bello diretto sul setto nasale di qualcuno.
C’è un particolare molto importante però: “come io ho amato voi!”
Questo comandamento non è da leggere subito in senso moralistico, e se non sei in grado fai schifo e non ti meriti nulla. Esso è come se fosse la batteria del cellulare, più sta in carica, più arriva e poi rimane al 100%.
E da dove prendiamo questa corrente? “Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici” “Non vi chiamo più servi, ma amici”
Dio dà questa corrente, in modo gratuito. Basta solo che cerchi la presa e attacchi la batteria!
Guarda la tua vita, la tua storia, te stesso, le persone che hai avuto e che hai accanto. Dove hai sentito l’amore, quello vero, lì c’era e c’è Dio!
Cercalo sempre, nell’Eucarestia e nelle persone che hai accanto, nella Sua parola e nella tua vita.
Vedrai che l’amore che ricevi da Lui, forse senza neanche accorgetene, ti cambierà la vita. Di sicuro con qualche cazzotto in meno!

Marco