Come Viviamo

La vita in seminario

  • La Preghiera

Se il sacerdote è uomo di preghiera, il seminario è certamente il tempo in cui si cresce e si ricevono gli strumenti per un adeguato metodo di orazione. L’anno formativo ha il suo avvio con gli esercizi spirituali. Durante l’anno, le messe mattutine, attraverso le quali sale il nostro affidamento quotidiano al Signore, aprono le giornate; celebrate il martedì, il giovedì nelle classi; il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato in comunità. Ogni giorno inoltre, nelle classi, si prega l’ora sesta prima del pranzo.

La preghiera personale trova il suo spazio nella meditazione mattutina, nell’ora di adorazione eucaristica quotidiana, nel silenzio e nell’adorazione introdotti dalla lectio divina il giovedì sera (ogni primo giovedì del mese l’adorazione si protrae fino al mattino seguente ed è offerta per le vocazioni).

Questi si rivelano momenti preziosi, grazie ai quali riusciamo a vivere giornate dense, ricche di attività, ma orientate da un discernimento che prende vita proprio nell’orazione e si dispiega nelle varie mansioni che ci sono affidate. In questo ci accompagna la Vergine Maria, Madre della Fiducia e patrona del nostro Seminario, ogni alunno impara ad affidare a Lei la propria vocazione.

  • Lo Studio

Lo studio della filosofia e della teologia, insieme con la preghiera, è Opus Dei verso la quale i seminaristi tendono maggiormente, impiegandovi il tempo della mattina e del pomeriggio. In questi anni la formazione intellettuale è divenuta sempre più argomento di rilievo delle verifiche comunitarie, al fine di concorrere verso una più profonda integrazione con il cammino spirituale di ciascuno.

  • La Pastorale

L’integrazione fra la formazione e la futura vita sacerdotale, negli anni di seminario è favorita dall’attività pastorale che, fin dal primo anno, vede impegnati i seminaristi in diverse realtà ecclesiali. Le missioni popolari nelle parrocchie romane aprono l’anno formativo e sono collocate al termine degli esercizi spirituali.

Il servizio pastorale nelle comunità parrocchiali è certamente il più diffuso, ma non l’unico. L’anno di preparazione all’accolitato (il V di seminario) è, infatti, caratterizzato dal servizio più specificatamente caritativo, svolto solitamente in ospedali, carceri e case famiglia. Vi sono, poi, le attività di pastorale vocazionale in collaborazione con il Seminario Minore di Roma. Le attività pastorali si svolgono solitamente il venerdì pomeriggio e la domenica mattina, ma stanno emergendo alcuni cammini personalizzati che prevedono la presenza in parrocchia dal venerdì alla domenica continuativamente o anche per l’intera settimana. I seminaristi di VI anno e i diaconi, vivono il biennio di avviamento al ministero ordinato, in parrocchia, dal venerdì alla domenica.

  • La Vita Comune

L’esperienza della vita comune continua ad essere la formula prediletta dalla Chiesa per la formazione dei presbiteri. Attraverso questa via ci si conosce meglio, si avviano dei percorsi di conversione che spesso sono tratteggiati dagli stessi compagni di strada, nascono amicizie profonde e reciprocamente edificanti, si cresce nella scuola di relazione che diventerà per il presbitero il mezzo primo per l’evangelizzazione.

Attualmente l’esperienza di fraternità più viva e prolungata nel tempo è quella delle classi, fin dall’ingresso un gruppo di seminaristi di diverse diocesi ed età camminerà insieme in vista del discernimento e della conferma vocazionale. Come pellegrini ci si aiuta ad arrivare alla mèta spesso scegliendo il passo di chi fa più fatica, edificandosi reciprocamente nella gioia.

La vita comune è anche avviamento al servizio: ad ognuno è assegnato un particolare compito che va dall’animazione liturgica alla mensa, dal canto alla segreteria, ecc. Ognuno ha il suo servizio per l’edificazione della comunità.